19 dicembre 2010 – 15 gennaio 2011, Centro Arte LuPier, Brescia
The artist, who left the Far East a long time ago and landed in a minimalist corner of the Piedmont countryside, gives us an abstract painting, far from the figurative image that imposes an interpretation on us. In his works, freedom lives in the eyes of the beholder; freedom to travel with him, together with Ulysses in this motionless journey all of his head and imagination.
Itaca è la metafora del viaggio, un viaggio all’interno dell’essenza umana, la continua ricerca di un «non so che» espresso attraverso la pittura, la profondità di forme e colori che si mostrano in assoluta semplicità. Le emozioni e i sentimenti di colui che attende di poter porre fine al suo viaggio, di arrivare a destinazione, di tornare ad Itaca. Tutta la sua opera pittorica sembra raffigurare l’evoluzione e l’avanzare del tempo. Tutto questo entra in gioco nelle tele di Horiki con limpida chiarezza ma anche con altrettanta essenzialità, tanto che ci porta ad un grado di sublimazione visiva al limite dell’astrazione pura.